Ideale per chi cerca una vacanza tutta spiaggia e relax o per chi desidera visitare Venezia e immergersi nella sua unicità fatta di arte e storia.

venerdì 15 aprile 2016

Semenzaio fai-da-te sul balcone di casa: come riciclare gusci d'uovo e cartoni

In attesa di sistemare l'orto (devo ancora zapparlo e predisporre l'irrigazione), ho creato questo particolare "semenzaio" utilizzando i gusci vuoti delle uova e la loro confezione di cartone, da tenere sul balcone di casa.

Ho così cominciato a piantare dei semi di peperoncini dolci che mi hanno spedito l'anno scorso dei parenti dal Molise, per poter avere delle piantine pronte da trapiantare quando sarà il momento.

Dal momento che i semi avevano già un anno, ho selezionato quelli ancora utili immergendoli nell'acqua e scegliendo solo quelli che affondavano.

Ne ho messi 3 per ogni guscio d'uovo avendo cura di bucare con un ago il fondo, in modo da evitare i ristagni d'acqua.

foto scattata l'08/04/2016




E dopo una settimana ecco sbucare le prime piantine!

martedì 12 aprile 2016

Immagini di primavera dal mio giardino

fiori di LillàLa primavera è in assoluto la stagione che preferisco! E non solo perché le giornate si allungano e la temperatura piano piano si alza fino a quando finalmente si possono abbandonare i vestiti pesanti dell'inverno.

E' meraviglioso girare per le strade e vedere la natura risvegliarsi. Le prime gemme sugli alberi, i fiori che sbocciano ovunque, ingentilendo anche i paesaggi più brutti.

E poi mi piace andare alla riscoperta del mio giardino e farmi sorprendere come ogni anno dai bellissimi fiori che creano delle macchie colorate e profumate.



La lavanda ...

... i tulipani...

 





... il Lillà (o Serenella)...

...il melo...




... il mughetto.









 
 
 

venerdì 8 aprile 2016

S.O.S. rosmarino e lavanda: come debellare il coleottero Chrysolina americana

In un primo momento pensavo che le mie piante di rosmarino si fossero seccate. Ad un esame più ravvicinato mi sono invece accorta che le foglioline erano tutte morsicate...

Mi sono informata e ho scoperto che il responsabile è un insetto piccolino che si nutre delle piante aromatiche, lavanda e rosmarino in primis, ma anche salvia, timo etc.

Chi è:
Il suo nome è Chrysolina americana, un coleottero di 5-8 millimetri di color verde metallico con strisce rossastre o violacee. Si manifesta in autunno sotto forma di larva (biancastra con strisce scure lungo il corpo) e in primavera e durante i primi mesi estivi in forma adulta.

Ho sempre avuto piante di rosmarino sparse un po' dappertutto e non ho mai avuto problemi. Non vorrei che la colpa della comparsa di questo insetto inopportuno fossero due piantine di lavanda che ho messo a dimora la scorsa estate...

E' importante liberarsene perché, se in piena estate questi insetti rimangono inattivi, non appena passa il grande caldo riprendono la loro attività e peggio ancora depongono le uova per riprodursi. Ed ecco che il ciclo riprende!

Come intervenire:
Comunque sia, ho intanto provato a liberare le piante dagli insetti manualmente (se non sono tanti dovrebbe essere sufficiente). 

Poi proverò ad utilizzare il macerato d'ortica che ho fatto per la prima volta quest'anno (vedi come farlo); non mi ricordo bene dove, ma ho letto che potrebbe essere efficace.

Se non dovesse bastare sarà necessario usare un prodotto a base di Piretro, un insetticida naturale che per la sua bassa tossicità è uno dei pochi ammessi nell'agricoltura biologica. Bisogna comunque evitare di spruzzarlo sulle infiorescenze (e putroppo questo è proprio il periodo in cui lavanda e rosmarino sono in fiore...) per non creare un danno agli insetti utili (api e quant'altro).

Speriamo bene!!

martedì 5 aprile 2016

Macerato d'ortica: cos'è e a cosa serve

Cominciano i lavori di preparazione dell'orto per la stagione primaverile-estiva!

D'inverno il mio orticello non viene utilizzato, quindi all'inizio di Aprile si comincia a liberare l'orto dalle erbacce (quest'anno con un'elettrozappa nuova di zecca che renderà più agevole l'operazione...).

Con mia grande sorpresa ho trovato delle piante di ortica e se la prima reazione è stata di disappunto, poi ho pensato di sfruttarle per preparare un macerato d'ortica.

Non l'ho mai utilizzato prima, ma sembra faccia miracoli nella lotta biologica agli insetti dannosi (contro gli afidi, soprattutto, e di conseguenza contro le formiche, dal momento che queste si nutrono della sostanza zuccherina prodotta dagli afidi).
Inoltre la pianta di ortica è molto ricca di sali minerali, si può utilizzare quindi come concime organico per piante di medie esigenze.

Come si prepara:
La proporzione è di 1 kg di piante fresche di ortica (fusto e foglie, no le radici) oppure 200 gr. di piante essiccate per 10 lt. di acqua
Vanno immerse in un recipiente di legno o plastica (il metallo non va bene) e si copre il recipiente con una garza o una rete a maglie strette per permettere il passaggio d'aria ma che impedisca il passaggio di insetti.  Il recipiente va posto al coperto e non esposto al sole. Man mano che il composto fermenta può sprigionare un odore sgradevole, quindi tenetene conto quando scegliete la collocazione!!
Il composto va mescolato ogni tanto per arieggiarlo.

Tempi:
 - 12 ore per utilizzarlo puro come antiparassitario (vaporizzato con uno spruzzino direttamente sulla pianta a trattare)
-  3-4 giorni per ottenere un liquido antiparassitario (diluito con acqua in rapporto 1:10 e spruzzato sull'intera pianta, compreso il fusto e la pagina inferiore delle foglie)
- da 6 a 12 giorni per utilizzarlo come fertilizzante (diluito con acqua in rapporto 1:10 e distribuito alla base della pianta sul terreno già umido)

I tempi dipendono dalla temperatura esterna, porre il recipiente al sole, accelera la fermentazione.

Al termine della macerazione, il liquido va filtrato con un colino e riposto in una bottiglia.
Per conservare il macerato e bloccarne la fermentazione si aggiunge il 2-4% di aceto al composto.
Il macerato d'ortica non dura moltissimo, quindi è meglio prepararne la quantità che serve di volta in volta e far essiccare le piante avanzate. La qualità del macerato, infatti, non cambia sia che vengano utilizzate le piante fresce o essiccate.


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