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venerdì 20 maggio 2016

Aceto al posto dell'ammorbidente: piccoli gesti per preservare la salute e l'ambiente

La prima volta che ho sentito parlare dell'utilizzo dell'aceto al posto dell'ammorbidente per il bucato è stato in un programma televisivo, quello condotto da Giovanni Floris il martedì sera su La7, DiMartedì. Ultimamente una parte del programma ospita, tra gli altri, la dott.ssa Debora Rasio, laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, la quale dà consigli utili e semplici per evitare l'utilizzo di prodotti chimici, inquinanti e dannosi per la salute, nelle nostre case.

Uno di questi, appunto, è utilizzare l'aceto al posto dell'ammorbidente, in quanto quest'ultimo contiene sostanze chimiche che rimangono sul nostro bucato facendolo sembrare più morbido e che spesso provocano irritazioni e allergie, se non di peggio.

Utilizzo già l'aceto come anti-calcare e per pulire i vetri, ma avevo paura che l'odore dell'aceto rimanesse sul bucato. Comunque ho provato, e posso assicurare che l'odore di aceto non resta.
Se a fine lavaggio forse il bucato bagnato ha un vaghissimo odore di aceto (ma secondo me, lo sento solo perchè so di averlo usato), una volta asciugato sparisce completamente.

Utilizzare l'aceto ha diversi vantaggi:
 - economici, innanzitutto, perchè costa molto meno dell'ammorbidente: utilizzo l'aceto di vino bianco oppure l'aceto bianco di alcol che costa ancora meno (alla coop 0,69€ al lt.); inoltre non serve più utilizzare la pastiglia anti-calcare che ero solita aggiungere al detersivo per preservare la lavatrice;
- la biancheria risulta molto più morbida di quella lavata con ammorbidente;
- l'aceto elimina ogni residuo lasciato dal detersivo, che a sua volta è pieno zeppo di sostanze chimiche dannose che normalmente rimarrebbero sul bucato (l'effetto sbiancante per esempio, che non è altro che un effetto ottico: si tratta di una sostanza che rimane sui tessuti e rifrangendo la luce in modo particolare fa sembrare più bianco il bucato, nulla a che fare con l'essere più pulito, quindi. Non per niente si chiama sbiancante ottico!!)
- non inquina

L'unica cosa che mi spiace un pò perdere è la profumazione (proprio ora, poi, che avevo trovato un detersivo con una profumazione favolosa!). Ma d'altronde, anche quella non è altro che una sostanza che rimane sui tessuti e quindi li "sporca".

Si può risolvere però aggiungendo qualche goccia di olio essenziale (lavanda, per esempio) all'aceto quando lo si mette nella vaschetta prevista per l'ammorbidente.

A proposito di detersivi pieni zeppi di sostanze dannose, ma avete mai letto le etichette? Oggi mi è capitata sotto mano una confezione omaggio di una marca famosa trovata su un giornale. Siccome si trattava di una pastiglia 3 in 1, volevo capire cosa erano queste tre componenti (ammorbidente? anti-calcare? sbiancante?). Non sono riuscita a trovare l'informazione, ma in compenso sono inorridita leggendo le contro-indicazioni, soprattutto per la frase IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE TOGLIERE TUTTI GLI INDUMENTI CONTAMINATI E CONTATTARE UN CENTRO ANTI-VELENI.

E sarebbe un detersivo per lavare la biancheria che è a contatto con la nostra pelle? Ma siamo impazziti !!!!????

Sono subito corsa a controllare le contro-indicazioni del mio detersivo abituale e per fortuna questa frase non c'è. Ma comunque quello che ho letto non mi piace per niente.
Fintanto che non troverò un'alternativa veramente ecologica, comprerò i detersivi bio.



giovedì 19 maggio 2016

Giro d'Italia 12° tappa 19/05/2016: partenza da Noale (VE)



Partenza ore 13:00 da Noale (VE) per la 12° tappa del Giro d'Italia 2016. Impossibile non andare a vedere nonostante la pioggia!






giovedì 12 maggio 2016

Come difendere l'orto dalle lumache riciclando le bottiglie di plastica (biodegradabili)


Avere un'orto è bello... ma quanta fatica!

Ogni anno sembrano aumentare i pericoli per le mie piantine.

Le lumache quest'anno sono veramente voraci e soprattutto TANTE! Sarà perché è piovuto tanto, ma a differenza degli anni passati questa volta si sono divorate anche le piantine appena nate dei fagiolini... sigh!

L'anno scorso avevano preso d'assalto le insalate, le piantine di cetriolizucchine e di peperoncino.
Ero partita con metodi biologici (gusci d'uovo e aghi di pino sparsi tutto attorno, per impedire alle lumache di arrivare a tiro), poi per la disperazione sono passata ad un prodotto chimico (che non ha funzionato comunque...). Alla fine ho rinunciato ai cespi di insalata e mi sono accontentata delle piantine sopravvissute.


Quest'anno ho applicato ad ogni piantina una bottiglia (ho usato quelle dell'acqua S.Anna biodegradabili, non dovrebbero rilasciare le sostanze nocive che normalmente vengono rilasciate dalla plastica), tagliata sopra e sotto. La parte superiore l'ho poi tutta tagliuzzata a striscioline.  Vuoi per il peso o per i bordi taglienti, le lumache dovrebbero stare lontane...  Una volta che le piantine saranno cresciute un po' non avranno più bisogno di protezione, ma per il momento...


Per le insalate, invece, mi sono procurata delle asticelle e una rete, per formare un tunnel.  Lo sperimenterò prossimamente...

martedì 10 maggio 2016

Ricette light: dolce di riso al latte


Ingredienti per 6/8 persone:
1 lt di latte parzialmente scremato
180 gr di zucchero di canna
150 gr di riso
3 uova
scorza grattugiata di 1 limone (biologico)
4 cucchiai di Marsala
1 pizzico di sale
zucchero a velo



Procedimento:
1. Fare bollire il latte con un pizzico di sale.
2. Raggiunto il bollore versare il riso e lasciare cuocere per 8 minuti, mescolando di tanto in tanto. Il riso deve rimanere al dente.
3. Lasciate intiepidire, mescolando ogni tanto.
4. Quando il latte con il riso è tiepido, unire lo zucchero, il marsala e la scorza di limone grattugiata. Unite quindi i tuorli mescolandosi al composto uno a uno e poi gli albumi sbattuti leggermente con una forchetta.
5. Scolare il riso, conservando il liquido di cottura.
6. Riempite una teglia da forno (20 x 30 cm) con il riso, in modo da coprire tutto il fondo e versate sopra il liquido di cottura.
7. Infornate a 180° per 45 minuti. Il liquido si solidificherà formando una leggera crosticina in superficie.
8. Togliere dal forno e lasciare raffreddare.

Il dolce va servito tiepido o a temperatura ambiente, tagliato a quadrati o rombi, cosparso di zucchero a velo e (facoltativo) irrorato con un pò di marsala.



https://sites.google.com/site/ricettestampabili/home/dolci/dolce-di-riso-al-latte?tmpl=%2Fsystem%2Fapp%2Ftemplates%2Fprint%2F&showPrintDialog=1
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